La struttura della Nota integrativa, è interessata dalle novità di maggiore
rilievo
in quanto la rappresentazione dei dati non segue la sequenza numerica degli
artt. 2427 e 2427-bis del Codice Civile, bensì le informazioni vengono
riportate secondo l’ordine delle relative voci negli schemi di Stato
patrimoniale e Conto economico, in linea con il recente aggiornamento dell’OIC
12 sulla scia della direttiva contabile europea (direttiva 2013/34/UE).
Si tratta di un criterio economico aziendale preferibile, in termini di
chiarezza, rispetto alla prassi giuridico formale, nella tassonomia XBRL la
Nota integrativa viene divisa in cinque sezioni:
- introduzione descrittiva: liberamente compilabile, dove possono essere
indicati anche i criteri di valutazione adottati;
- informazioni relative alle voci dello Stato patrimoniale e dei conti d’ordine;
- informazioni relative alle voci del Conto economico;
- sezione residuale su altre informazioni di varia natura (e.g. dati sull’occupazione,
compensi degli organi sociali, strumenti finanziari emessi);
- parte finale, caratterizzata da due campi testuali dove inserire le
decisioni in merito alla destinazione del risultato d’esercizio, e la
dichiarazione di conformità ai fini del deposito presso il Registro delle
imprese.
Le tabelle che rappresentano fattispecie non manifestatesi nel periodo
amministrativo o, in ogni caso, non rilevanti per la rappresentazione della
specifica situazione aziendale non devono essere compilate ed in automatico non
verranno visualizzate.
Ad esempio, le 8 tabelle dedicate alle informazioni sul fair value degli
strumenti finanziari o i dati di bilancio della società che esercita l’attività
di direzione e coordinamento raramente verranno compilate per mancanza della specifica
fattispecie da descrivere o dei presupposti richiesti dalla legge.
In relazione al bilanci redatti in forma abbreviata, che costituiscono la
gran parte dei depositi, il numero di tabelle è stato ridotto a 24.
Maria Delle Cave
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