Sarà più facile rintracciare persone disperse o infortunate che hanno con
sé il cellulare
Il Garante ha dato l’ok
[doc. web n. 3736199] all’uso di nuove tecnologie volte alla geolocalizzazione di persone disperse
in montagna, capaci di rendere ancora più rapide, efficienti e precise le operazioni
di soccorso. I due nuovi sistemi, sottoposti al vaglio dell’Autorità dal Corpo Nazionale
Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), trasmetteranno i dati di geolocalizzazione
dello smartphone dei dispersi a una centrale operativa dedicata del Cnsas, senza
l’intermediazione dell’operatore telefonico e
il consenso delle persone da soccorrere.
La localizzazione avverrà
solo dopo l’attivazione formale delle ricerche da parte del 118 (Sanità), dal 115
(Vigili del Fuoco) o dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. I dati raccolti riguarderanno
esclusivamente la posizione geografica dei dispersi e saranno acquisiti solo per
il tempo necessario alla loro localizzazione, allo scopo di salvaguardarne la vita
o l’integrità fisica. Il Garante non ha ravvisato ostacoli all’utilizzo di queste
nuove tecnologie alla luce di quanto indicato nel provvedimento del 19 dicembre
2008 (doc web n. 1580543), con il quale si
è ritenuto lecito acquisire dati sulla localizzazione dei dispersi, per salvaguardarne
l’incolumità, anche senza il consenso degli interessati
Fonte: AGP NEWSLETTER
N. 399 del 23 febbraio 2015
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