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13 giugno 2016

Indossare la divisa non paga straordinario

http://digidatax.blogspot.com/2016/05/indossare-la-divisa-non-paga.html


Un gruppo di infermieri di una ASL si è rivolto al tribunale di Ivrea per il riconoscimento di una maggiorazione della retribuzione pari a 4,96 giornalieri. Il motivo della richiesta nasce dal tempo che i lavoratori impiegano ad inizio e fine turno ad indossare la divisa necessaria ai fini del lavoro da svolgere.

L’attività di “comporto”, parametrata in 10 minuti in entrata e 10 in uscita, anche identificata come tempo per il “passaggio di consegne”, veniva retribuito in base all’orario delle timbrature.

Il Tribunale Ivrea con sentenza n.37/2016 ha rigettando la richiesta dei lavoratori sulla base di precedenti giurisprudenziali sul cosiddetto “cambio tuta”, in quanto il tempo impiegato nel cambio rientrava nell’orario di lavoro e doveva avvenire nei locali aziendali per ovvi motivi igienici, in sostanza gli infermieri si cambiavano nel tempo compreso tra le timbrature di ingresso e uscita.

Tuttavia sulla base di precedenti sentenze della Corte di Cassazione, la fase preparatoria al lavoro deve essere autonomamente retribuita quando “il datore di lavoro può rifiutare la prestazione finale in difetto di quella preparatoria”.

Se pur vero questo, sta di fatto che i dipendenti in questione sottraevano tempo all’attività lavorativa propria in favore di un’attività preparatoria (indossare/togliere la divisa), pertanto tale attività preparatoria è da ritenersi già remunerata.

Pertanto, la richiesta degli infermieri è stata rifiutata dal Tribunale in ragione del fatto che il diritto al pagamento degli straordinari sorge soltanto quando siano autorizzati dal datore di lavoro, cosa non dimostrata né avvenuta nel caso esaminato.

Ns. commento alla sentenza citata

 

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