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10 dicembre 2014

Conti svizzeri senza segreti dal 2018


La Svizzera firma il “Multilateral Competent Authority Agreement
on Automatic Exchange of Financial Account Information”, accordo che sostituisce la Convenzione Multilaterale sulla mutua assistenza ai fini fiscali e che permetterà alle Amministrazioni fiscali degli Stati che l’hanno sottoscritto, tra le quali l’Italia, di scambiarsi in via automatica i dati dei conti all’estero.

Per quanto riguarda la Svizzera, tale scambio sarà possibile dal 2018, e da tale data avrà luogo con cadenza annuale, lo screening dei conti esteri sarà di fatto totale. L’Amministrazione fiscale italiana avrà innanzitutto a disposizione i dati anagrafici dei propri residenti titolari di conti oltreconfine: nome, indirizzo, codice fiscale, data e luogo di nascita (ciò avverrà anche se il titolare formale del conto è una persona giuridica ma, attraverso le procedure descritte nel c.d. “Common Reporting Standard”, si riesce a provare che il titolare effettivo del conto è una persona fisica).

Seguiranno il numero del conto (o un dato equivalente, quale potrebbe essere la denominazione del conto stesso, se non vi è un numero), l’intermediario finanziario presso il quale il conto è intrattenuto, nonché il controvalore del conto alla chiusura del periodo d’imposta (o alla chiusura del rapporto, se questa è avvenuta nel corso del periodo d’imposta).
Anche per quanto riguarda i conti deposito, è previsto l’obbligo di fornire all’Amministrazione dello Stato di residenza del titolare l’ammontare degli interessi che maturano sul conto stesso.
Sono così 52, dopo l’adesione della Confederazione Elvetica, le Amministrazioni degli Stati che hanno sottoscritto il “Multilateral Competent Authority Agreement”.

Si evidenzia che lo scambio sarà automatico, e non selettivo, per cui l’Amministrazione italiana avrà a disposizione i dati di tutti i correntisti, e non solo di quelli per i quali sussistono segnalazioni o accertamenti in corso.


Maria Delle Cave

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