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13 gennaio 2015

Gli elementi per contestare la fattura


La sentenza n. 25779 della Cassazione in materia di operazioni inesistenti in ambito IVA,
conferma il principio dell’onere della prova e caratterizza la capacità probatoria degli elementi indiziari utili a sorreggere la pretesa impositiva.

Bisogna ritenere superato il precedente orientamento secondo cui il Fisco, a fronte di una regolare fattura, poteva limitarsi a contestare l’inesistenza delle operazioni, ribaltando l’onere probatorio in capo al contribuente (vedi, Cass. nn. 16896/2007, 11109/2003).

Il principio ora dettato dalla Suprema Corte, si basa sul principio per cui la detrazione dell’IVA non può subire limitazioni, in quanto elemento essenziale del meccanismo di funzionamento dell’imposta.

Pertanto l’Amministrazione finanziaria dovrà dimostrare:
-         in caso di operazioni oggettivamente inesistenti che le operazioni non sono state effettuate, avvalendosi anche di presunzioni semplici;
-         in caso di operazioni soggettivamente inesistenti che il contribuente sapeva o avrebbe dovuto sapere che quelle operazioni si inserivano in un’evasione commessa dal fornitore.

Il Fisco dovrà fornire almeno gli elementi indiziari circa l’inesistenza delle operazioni, a tal punto, sarà onere del contribuente dimostrare l’esistenza delle operazioni.


Maria Delle Cave

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