Il 21 luglio l’OECD ha pubblicato l’Automatic Exchange of Financial Account Information.
Il documento
arriva, dopo la prima stesura nel 2009, al fine di combattere l’evasione fiscale
attraverso una maggiore cooperazione tra le amministrazioni fiscali e gli enti
finanziari.
Discusso durante il G20 dello scorso Febbraio è
stato promosso da Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Al gruppo di
stesura hanno partecipato diversi paesi, tra cui anche molti Stati a fiscalità
privilegiata come: Cipro, Liechtenstein, Malta, l’Isola di Man e le isole
Cayman.
Il documento è diviso in due sezioni, la prima “CRS”, che
detta le regole per gli enti finanziari; la seconda il “Model CCA”, che
stabilisce i dettagli per lo scambio di informazioni.
Le previsioni, contenute nelle giude lines per lo scambio automatico di informazioni finanziarie,
riguardano tutti i tipi di guadagni finanziari: interessi, dividendi, assicurazioni,
vendita di titoli etc. Inoltre, non saranno solo le banche a dover prendere in
carico tali disposizioni, ma anche broker, fondi di investimento ed
assicurazioni. Le informazioni che potranno essere automaticamente comunicate
alle amministrazioni fiscali potranno riguardare non solo società e persone ma
anche trusts e fondazioni.
Il documento verrà discusso nel prossimo incontro dei
Ministri delle finanze dei diversi paesi aderenti a Settembre. Mentre ad
Ottobre, il documento verrà vagliato al meeting del Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax
Purpose che si terrà a Berlino, Germania, al quale parteciperanno più di
120 paesi.
Il prossimo passo, non sembra dunque l’approvazione del
documento, ma le modalità con cui verrà recepito, nei paesi che decideranno di
aderirvi.
mariadellecave
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