Il nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente vedrà riportare
una più ampia classificazione dei redditi della famiglia.
Obiettivo delle
modifiche è quello di migliorare l’imparzialità a favore delle famiglie che
contano più membri e quelle più disagiate ma anche limitare i dati
autocertificati.
Infatti il contribuente riceverà l’ISEE precompilato con le
informazioni ricavate dalla banca dati dell’Anagrafe Tributaria. Lo scopo è di
limitare il più possibile i dati “autodichiarati” dai contribuenti. Infatti il
richiedente, una volta presentati i dati autocertificati, dovrà attendere 10
giorni entro i quali l’Inps controllerà e completerà il modello con le
informazioni in suo possesso, quali redditi e trattamenti previdenziali e
assistenziali. Il contribuente potrà successivamente integrare il modello
presentando i documenti a controprova di quanto modificato.
Se poi Amministrazione finanziaria e Inps rimangono discordanti, i nominativi
dei dichiaranti, verranno comunicati alla Guardia di Finanza per la
programmazione delle verifiche.
Nel nuovo modello saranno inserite: non solo i
redditi soggetti a Irpef, ma anche i redditi esenti da imposta, gli assegni per
il mantenimento dei figli e gli affitti su cui si paga la cedolare.
Inoltre, il
valore degli immobili di proprietà si incrementerà del 60% perché non si baserà
più sull’indicatore ICI, ma sarà calcolato in base al valore imponibile IMU; il
nuovo modello comprenderà depositi, conti correnti, titoli di Stato, fondi e
azioni, poiché l’Amministrazione finanziaria potrà accedere direttamente ai
dati della giacenza media dei conti correnti dei contribuenti.
Maria Delle Cave
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