Il sottosegretario al Ministero dell’economia, Enrico Zanetti, riapre
la
questione sui pagamenti mediante carte di debito, spiegando quali misure
verranno adottate, al fronte degli impegni che il governo ha dichiarato nella
risoluzione 8-00070, approvata il 29 luglio, riguardo l’abbattimento dei costi
fissi del POS e sull’ulteriore proroga di 12 mesi per le transazioni gratuite
presso le pompe di benzina e i tabaccai.
La novità è che saranno previste
sanzioni e interdizioni per gli inadempienti, previsioni che dovrebbero essere
al vaglio presso il Mise, Banca d’Italia e Ministero dell’economia.
L’obiettivo è il monitoraggio degli effetti sul mercato sia in termini di
volumi sia di prezzi. Ad oggi munirsi di POS ha un costo che va dai 25 ai 180
euro l’anno, legato sia all’installazione dell’apparecchio sia al costo
variabile per transazione.
L’obbligo di
dotarsi del POS è nato dall’articolo 15, comma 4 e 5 del decreto sviluppo-bis
del 2012 (D.L. 179), il quale prevede che «i soggetti che effettuano l’attività
di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono
tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
Per
tale motivo, il sottosegretario ha dichiarato che è “allo studio un’ipotesi di
proposta normativa agevolativa che potrebbe essere strutturata attraverso il
meccanismo del credito di imposta”.
Maria Delle Cave
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